Veneto: Bando per progetti aggregati

Pubblicato il 4 novembre 2014 · Agevolazioni Regionali

Dallo scorso 30 ottobre è aperto lo sportello per partecipare al nuovo bando della Regione Veneto per il finanziamento di progetti sviluppati dalle aggregazioni di impresa.

Veneto_Bando aggregazioni

Il Veneto mette a disposizione  6.150.000 euro, sotto forma di contributi a fondo perduto, per lo sviluppo di progetti che favoriscano, tramite l’aggregazione, la competitività sul mercato delle imprese fra di loro aggregate, razionalizzando i costi, unendo le capacità, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze.

I progetti dovranno essere sviluppati da aggregazioni di almeno 3 imprese (PMI) operanti nel territorio della regione Veneto. Nello specifico, sono forme idonee di aggregazione le Associazioni temporanee d’impresa (ATI), i contratti di rete, i consorzi, società consortili e cooperative.

Il nuovo bando potrà finanziare progetti che rientrino nelle seguenti misure:

A) INTERNAZIONALIZZAZIONE

La misura finanzia progetti di internazionalizzazione relativi ad attività di consulenza per studi volti al lancio di nuovi prodotti o di prodotti già esistenti su un nuovo mercato in un altro Paese. A complemento della proposta progettuale d’internazionalizzazione è ammissibile la partecipazione delle imprese dell’aggregazione a manifestazioni fieristiche di rilievo internazionale.

B) RICERCA E INNOVAZIONE

La misura finanzia progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale, di innovazione di processo, di prodotto e gli studi di fattibilità, anche con l’ausilio di centri di Innovazione e Trasferimento Tecnologico (CITT) del Veneto e centri di ricerca (portale regionale www.innoveneto.org). Saranno anche finanziabili fasi progettuali che prevedano la creazione di componenti di sistemi complessi, la realizzazione di prototipi in ambiente di laboratorio e la realizzazione di linee pilota, quali attività di completamento della ricerca industriale.

I progetti di sviluppo sperimentale potranno concernere l’acquisizione, la combinazione, la strutturazione e l’utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e di altro tipo allo scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati. Rientrano in questa definizione anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di nuovi prodotti, processi o servizi. Rientrano nello sviluppo sperimentale la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente che riproduce le condizioni operative reali laddove l’obiettivo primario è l’apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti, processi e servizi che non sono sostanzialmente definitivi. Lo sviluppo sperimentale può, quindi, comprendere lo sviluppo di un prototipo o di un prodotto pilota utilizzabile per scopi commerciali che è necessariamente il prodotto commerciale finale e il cui costo di fabbricazione è troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.

I progetti di innovazione di processo riguarderanno lo studio e l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovi o sensibilmente migliorati, che comportino cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software. L’elaborazione di studi di fattibilità dovrà contenere valutazioni e analisi del potenziale di un progetto, finalizzate a sostenere il processo decisionale e, perciò, individuando in modo obiettivo e razionale i suoi punti di forza e di debolezza, le opportunità e i rischi, nonché le risorse necessarie per l’attuazione del progetto e, in ultima analisi, le sue prospettive di successo.

La proposta progettuale potrà essere articolata anche prevedendo fasi relative alla ricerca industriale, allo sviluppo sperimentale, all’innovazione di processo e allo studio di fattibilità. A complemento della progettualità sono anche consentiti studi propedeutici relativi all’analisi della domanda ai fini dello sviluppo di un prodotto.

C) SVILUPPO SOSTENIBILE E SALVAGUARDIA AMBIENTALE

La misura finanzia progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale, studi di fattibilità riguardanti tecnologie e prodotti ecosostenibili e/o biocompatibili nell’ambito dell’aggregazione. A complemento della progettualità sono anche consentiti studi propedeutici relativi all’analisi della domanda ai fini dello sviluppo di un prodotto ecosostenibile e/o biocompatibile.

Le spese ammissibili dovranno essere comprese tra 30.000 e 300.000 euro, mentre il contributo sarà concesso in conto capitale nella misura del 50% della spesa ammissibile: di conseguenza, l’ammontare massimo è di 150.000,00 euro.

Il progetto può essere avviato dal giorno 30 ottobre 2014 e dovrà essere concluso entro il 30 aprile 2016.

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