Ricerca e sviluppo: lontano il target Europa 2020

Pubblicato il 30 maggio 2014 · Incentivi Ricerca e Innovazione

Lo scorso 28 maggio è stato presentato dall’ISTAT il Rapporto annuale 2014 sulla situazione del paese.

Dal rapporto emerge che ricerca e sviluppo sono ancora lontani dal target di Europa 2020. Il nostro Paese, infatti, investe in Ricerca e Sviluppo (R&D) l’1,25 per cento del Pil, un valore molto al di sotto della media Ue (2,1 per cento) e distante dall’obiettivo dell’1,53 per cento definito dalla strategia Europa 2020. L’analisi della composizione settoriale della spesa in R&S delle imprese mostra, tuttavia, alcuni evidenti elementi di forza: l’Italia risulta infatti il primo investitore in Europa nel campo del tessile e il secondo nel settore della meccanica (dietro la Germania).

Nel rapporto si legge ancora che la migliore performance occupazionale è realizzata dalle imprese innovative: in particolare, quasi 3 imprese su 10 hanno mostrato forti segnali di espansione occupazionale tra il 2011 e il 2013. Questi top performers operano su scala internazionale, hanno relazioni produttive con altre imprese, tendono a fare innovazioni organizzative e di processo, investono in capitale umano e (soprattutto) utilizzano in modo efficiente i fattori produttivi.

Puoi scaricare qui il Rapporo ISTAT 2014 sulla situazione del paese.

ricerca e sviluppoEntro fine anno si attende un graduale recupero della crescita economica mondiale. Gli indicatori anticipatori suggeriscono, infatti, la prosecuzione nei primi mesi del 2014 della ripresa dell’attività economica, sia nelle economie mature sia nei mercati emergenti.

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