Bando E-Rare 2015: progetti di ricerca europei sulle malattie rare

Pubblicato il 10 febbraio 2015 · Programma Horizon 2020

Le malattie rare rappresentano un importante problema di salute pubblica, che colpisce 26-30.000.000 persone in tutta Europa, e una grande sfida per la ricerca. La frammentazione di risorse e conoscenze per le 6000-8000 malattie rare e la mancanza di un trattamento per la maggior parte di esse necessitano di un approccio europeo coordinato per svelare i sottostanti difetti molecolari e meccanismi fisiopatologici.

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La ERA-Net “E-Rare” per programmi di ricerca sulle malattie rare, finanzia la ricerca collaborativa transnazionale attraverso calls congiunte transnazionali. La settima Joint Transanational Call (JTC 2015) per progetti di ricerca sulle malattie rare, aiuta a coordinare le attività di ricerca dei paesi europei in tale campo e a realizzare gli obiettivi dell’International Rare Disease Research Consortium (IRDiRC).

L’obiettivo del bando è quello di consentire agli scienziati di diversi paesi di costruire una collaborazione efficace su un comune progetto di ricerca interdisciplinare, basata sulla complementarietà e la condivisione di competenze, con un chiaro approccio di ricerca traslazionale. Partecipano al network Era-net E-Rare: Austria, Belgio (Fiandre), Belgio (comunità di lingua francese), Canada (compreso Québec), Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi e Turchia.

Le proposte di ricerca congiunte possono essere presentate da istituti di istruzione superiore, istituti di ricerca pubblici non universitari, ospedali e aziende commerciali, in particolare PMI, in conformità alle norme nazionali delle organizzazioni di finanziamento della ricerca. I consorzi devono avere un minimo di tre fino ad un massimo di sei partners provenienti da almeno tre diversi paesi partecipanti al bando.

L’Italia partecipa al bando con il Ministero della Salute mettendo a disposizione un budget complessivo di 1,2 milioni di euro.

Fonte: erare.eu

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