Puglia: novità per l’avviso pubblico NIDI

Pubblicato il 25 settembre 2015 · Agevolazioni Regionali

Sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 125 del 24 Settembre 2015 è stato pubblicato il nuovo Avviso NIDI (Nuove Iniziative d’Impresa).

Nidi è lo strumento attivato dalla Regione Puglia a febbraio del 2014, al fine di offrire un aiuto per l’avvio di una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. 

NIDI
La misura è destinata a soggetti appartenenti a categorie svantaggiate, ovvero:

  • giovani con età tra 18 anni e 35 anni,
  • donne di età superiore a 18 anni,
  • soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato negli ultimi 3 mesi;
  • persone in procinto di perdere un posto di lavoro riconducibili alle seguenti fattispecie:
    • i dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale,
    • i dipendenti di imprese posti in mobilità,
    • i dipendenti di imprese posti in Cassa Integrazione Guadagni o beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga gestiti dalla Regione Puglia,
  • i titolari di partita IVA in regime di mono­committenza non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare, abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 30.000 Euro verso non più di due differenti committenti,

che intendano avviare, sul territorio della regione Puglia, un’iniziativa imprenditoriale nella forma della microimpresa prevedendo un programma di investimenti completo, organico e funzionale di importo complessivo compreso tra 10.000 e 150.000 Euro.

Alle attività ammissibili specificate già nel precedente avviso, che sono:

  • attività manifatturiere,
  • costruzioni ed edilizia,
  • riparazione di autoveicoli e motocicli,
  • affittacamere e bed & breakfast,
  • ristorazione con cucina (sono escluse le attività di ristorazione senza cucina quali bar, pub, birrerie, pasticcerie, gelaterie, caffetterie, ristorazione mobile, ecc.),
  • servizi di informazione e comunicazione,
  • attività professionali, scientifiche e tecniche,
  • agenzie di viaggio,
  • servizi di supporto alle imprese,
  • istruzione,
  • sanità e assistenza sociale non residenziale,
  • attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco),
  • attività di servizi per la persona,

nel nuovo avviso si sono aggiunte le seguenti:

  • attività d’impresa di e-commerce (che non potranno però svolgere altra attività di commercio tradizionale al dettaglio o all’ingrosso), traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere.

Inoltre, per quanto riguarda il rilevamento di imprese esistenti, le agevolazioni possono essere richieste non più solo in caso di:

  • passaggio generazionale, che consente di richiedere le agevolazioni ai parenti o affini (entro il 2° grado in linea discendente) di un imprenditore che abbiano intenzione di rilevare l’intera azienda esistente,

ma anche in caso di:

  • dipendenti di imprese poste in liquidazione o soggette a procedura concorsuale che intendano costituirsi in società o cooperativa per rilevare l’azienda in crisi da cui dipendono.

Le risorse complessive disponibili destinate al Fondo Nuove Iniziative d’Impresa per l’erogazione di agevolazioni in favore Microimprese a valere sull’Avviso ammontano a Euro 53.998.419,43 di cui:

  • € 25.758.419,43 per l’istituzione di uno strumento di ingegneria finanziaria, nella forma del Fondo per mutui,
  • € 28.240.000,00 per l’erogazione di contributi nella forma di sovvenzione diretta.

Per quanto riguarda le intensità d’aiuto:

  • per programmi di investimento di importo complessivo fino a € 50.000,00, l’intensità di aiuto è pari al 100% degli investimenti ammissibili,
  • per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 50.000,01 e 100.000,00 l’intensità di aiuto è pari al 90% degli investimenti ammissibili,
  • per programmi di investimento di importo complessivo compreso tra € 100.000,01 e 150.000,00 l’intensità di aiuto è pari all’80% degli investimenti ammissibili.

Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti al netto dell’IVA:

  • arredi, macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni,
  • opere edili e assimilate,
  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Le novità riguardano le spese di esercizio al netto dell’IVA ammissibili. Infatti oltre alle seguenti voci di spesa, già specificate nel precedente avviso, ovvero:

  • spese relative all’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte,
  • spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati,
  • utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria,
  • premi per polizze assicurative,

sono ora ammissibili anche spese per:

  • canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation; servizi di personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse.

L’istanza di accesso alle agevolazioni è preceduta dalla presentazione di una domanda telematica preliminare, redatta e inviata per via telematica. È disponibile all’indirizzo Internet www.nidi.regione.puglia.it un questionario di verifica del possesso dei requisiti. A partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso possono essere trasmesse dai soggetti interessati le domande preliminari di accesso alle agevolazioni per le Nuove Iniziative d’Impresa. Per la presentazione delle domande preliminari il soggetto proponente si dovrà avvalere del sistema telematico disponibile sul sito Internet www.sistema.puglia.it/nidi. La domanda telematica preliminare non è una istanza di accesso alle agevolazioni. Quest’ultima sarà formalizzata e dovrà essere sottoscritta da uno dei futuri soci delle imprese non ancora costituite o dal legale rappresentante durante il colloquio di tutoraggio previsto. Tale colloquio, convocato a mezzo Posta Elettronica Certificata o Raccomandata AR da inviarsi presso la residenza di uno dei soci della costituenda impresa o del legale rappresentante, è suddiviso in due fasi:

  1. verifica dei requisiti professionali nonché della consapevolezza che ciascun soggetto svantaggiato ha in merito al progetto presentato e agli aspetti organizzativi e gestionali;
  2. assistenza ai proponenti nella definizione del programma di investimenti e di spesa al fine di pervenire alla formulazione della definitiva istanza di agevolazione.

Ulteriori modifiche all’avviso Nidi riguardano la fase di valutazione delle istanze di accesso alle agevolazioni, ovvero l’esplicitazione dei criteri che definiscono, con maggiore chiarezza, alcune voci di spesa o interi progetti ritenuti non ammissibili quali: progetti di impresa che prevedano servizi automatizzati o per i quali sia marginale l’apporto lavorativo dei soggetti svantaggiati; spese per acquisto di beni localizzati al di fuori della sede operativa dell’impresa o presso terzi come distributori automatici, apparecchiature concesse in uso a clienti, cartelloni pubblicitari o apparecchiature pubblicitarie elettroniche anche se posizionati su mezzi mobili; investimenti relativi alla parte dell’abitazione da adibire a domicilio del soggetto proponente per le attività di bed & breakfast.

E’ prevista, infine, una semplificazione amministrativa grazie all’introduzione di elementi procedurali espressi dal territorio al fine di ridurre, da un lato, gli oneri a carico delle imprese beneficiarie, e, dall’altro, di velocizzare le attività di verifica che deve condurre Puglia Sviluppo, ovvero:

  • è ammessa la possibilità di presentare la richiesta di terza erogazione entro 2 mesi dalla seconda erogazione aumentando così la tempistica a disposizione delle imprese,
  • la polizza assicurativa non dovrà più essere vincolata nei confronti di Puglia Sviluppo e non dovrà essere necessariamente “a primo rischio assoluto”,
  • non sono più richieste le dichiarazioni di quietanza liberatoria salvo i casi in cui siano necessari approfondimenti istruttori (es. utilizzo di assegni bancari da parte delle imprese beneficiarie per il pagamento delle spese agevolate),
  • in alternativa ai registri contabili l’impresa agevolata potrà presentare attestazione, da parte di un professionista abilitato, della regolare registrazione di tutte le fatture oggetto.

Per scaricare il nuovo Avviso e la modulistica clicca qui

Fonte: Regione Puglia

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