Varato il nuovo Piano per il Made in Italy

Pubblicato il 3 settembre 2014 · Finanziamenti & Contributi

Approvato il decreto “Sblocca Italia”, il provvedimento attuato dall’ultimo Consiglio dei Ministri che prevede un Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti.

Piano Made in Italy

Come sottolineato dal Ministero dello Sviluppo Economico, si tratta del più importante piano adottato da un Governo italiano per promuovere l’internazionalizzazione del Paese e per supportare le imprese italiane in un momento in cui  l’export costituisce la leva più importante e dinamica per la nostra economica e per la crescita del PIL.

Gli obiettivi perseguiti dal Piano sono: ampliare di almeno 20.000 unità il numero delle imprese esportatrici, in particolare piccole e medie; espandere le quote italiane del commercio internazionale (obiettivo: +50 miliardi); valorizzare l’immagine del Made in Italy nel mondo; attrarre gli investimenti esteri in Italia (obiettivo: +20milardi/anno).

Alla realizzazione del Piano il Mise ha destinato risorse aggiuntive per i prossimi tre anni:

  • 130 milioni di euro per il 2015,
  • 50 milioni per il 2016
  • 40 milioni per il 2017.

A queste risorse si aggiungono quelle a favore del settore agroalimentare: 22 milioni sia nel 2015 che nel 2016 tramite il Ministero delle Politiche Agricole.

Il Piano si compone di diverse azioni, da realizzare mediante l’Agenzia ICE, che, come prassi ormai consolidata, opererà in stretta collaborazione con le associazioni di categoria: formazione e informazione sulle opportunità offerte dai mercati esteri alle imprese, in particolare piccole e medie; promozione delle maggiori fiere italiane di livello internazionale; valorizzazione delle produzioni di eccellenza, in particolare agricole e agroalimentari, e tutela all’estero di marchi e certificazioni di qualità; sostegno alla penetrazione dei prodotti italiani nei mercati esteri, anche attraverso accordi con le reti di distribuzione e promozioni innovative; segno distintivo unico per le produzioni agricole e agroalimentari, a partire da Expo 2015; campagne di promozione strategica nei mercati più rilevanti e di contrasto al fenomeno dell’Italian sounding; sostegno all’utilizzo degli strumenti di e-commerce da parte delle piccole e medie imprese (pmi); erogazione di contributi a fondo perduto (voucher) alle piccole e medie imprese per rafforzarne le competenze tramite l’adozione di export manager; promozione delle opportunità di investimento in Italia, nonché accompagnamento e assistenza degli investitori esteri in Italia.

Il Piano sarà oggetto annualmente di una relazione sullo stato di attuazione e sui risultati raggiunti.

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