Legge di Stabilità 2015: approvazione dal Consiglio dei Ministri

Pubblicato il 20 ottobre 2014 · Finanziamenti & Contributi

Lo scorso 15 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità 2015, subito inviata  al Parlamento. Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Il disegno di legge reca disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Una manovra finanziaria di 36 miliardi di euro.

stabilitàQui di seguito i punti principali della legge:

  • Meno tasse per 18 miliardi;
  • Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
  • Zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
  • Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
  • Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
  • Più risorse per ricerca e innovazione;
  • Stop alle spese non coperte;
  • Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
  • Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
  • Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.

Queste le caratteristiche in sintesi della Legge di Stabilità 2015:

  • E’ una grande manovra di rilancio dell’economia, a favore della crescita e dell’occupazione.
  • Il perno della manovra è un consistente taglio strutturale delle tasse compensato da un taglio strutturale della spesa pubblica.
  • Nel suo insieme la legge concilia la manovra di bilancio con il sostegno allo straordinario processo di riforma strutturale del Paese.
  • La manovra comporta una redistribuzione: delle risorse ma anche della responsabilità, obbligando tutti i livelli di governo, anche locali, ad operare con maggiore efficienza.
  • La dimensione espansiva della manovra ha la duplice funzione di stimolo anticiclico e sostegno alle riforme strutturali.

La legge di Stabilita’, appena approvata, è stata mandata alla Commisione Europea la quale la analizzerà ed entro il 29 ottobre dovrà esprimere una valutazione.

Fonte: www.governo.it

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