Basilicata: contributi efficientamento energetico

Pubblicato il 21 ottobre 2014 · Agevolazioni Regionali

Dalla Regione Basilicata arrivano i contributi stanziati per finanziare interventi di efficientamento energetico e l’installazione di impianti a fonti rinnovabili presso le abitazioni private. Dalle ore 8.00 del 17 novembre 2014 alle ore 13.00 del 19 gennaio 2015 si potranno presentare le istanze di finanziamento.

Basilicata_Efficientamento

Il bando, la cui dotazione finanziaria ammonta a 10 milioni di euro, è stato presentato questa mattina ai sindaci del territorio durante un incontro divulgativo che ha visto partecipare, tra gli altri, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e del presidente della Società Energetica Lucana che gestirà l’avviso, Ignazio Petrone.

Come spiegato da Pittella, l’efficientamento energetico e l’innovazione tecnologica costituiscono gli assi strategici su cui la Basilicata intende concentrare le risorse recuperate anche attraverso una cura dimagrante delle spese regionali. L’obiettivo del bando, i cui fondi in futuro potranno essere incrementati, è quello di promuovere la ripresa della microeconomia locale e di aiutare le famiglie, favorendo contestualmente, attraverso  il risparmio dei consumi e l’aumento della produzione di energia da rinnovabili, il raggiungimento degli obiettivi europei in termini di risparmio energetico e delle emissioni di CO2 entro il 2020. Il bando, quindi, rappresenta un importante passo in avanti per fare della Basilicata una regione energeticamente sostenibile con un grande programma di investimenti e di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico e privato e delle strutture industriali.

L’Isee (Indicatore situazione economica equivalente) del beneficiario sarà il parametro attraverso cui determinare l’ordine di ammissibilità delle domande, privilegiando le famiglie con redditi più bassi. In ogni caso, la richiesta di contributo è riservata a chi risiede, in qualità di proprietario o titolare di diverso diritto, nell’abitazione su cui si intende intervenire.

Nello specifico le domande di contributo dovranno riguardare uno o più interventi della seguente tipologia, fino ad un massimo finanziabile di 10 mila euro a richiesta:

  • installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica (massimo 4.500 €);
  • interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio (massimo 10.000 €);
  • installazione di impianti solari per la produzione di acqua calda per usi sanitari (massimo 3.000 €);
  • interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche degli impianti di climatizzazione invernale ( massimo  4.000 €);
  • installazione di sistemi di riscaldamento alimentati a biomasse combustibili ( massimo  3.000 €).

L’importo del contributo concedibile è in funzione del valore dell’Isee, con un massimo del 100% per i valori compresi tra 0 e 10.000 € e un minimo del 40% per i valori superiori ai 29.000 €.

Il presidente della Società Energetica Lucana che gestirà l’avviso, Ignazio Petrone, così ha commentato: “Per la prima volta la Sel gestisce un’attività rivolta direttamente ai privati. Si tratta di un banco di prova fondamentale dal momento che il contratto di servizio sottoscritto con la Regione prevede che sia proprio la Società energetica lucana il soggetto gestore di ogni attività rivolta ai cittadini e alle imprese”.

Gli interessati dovranno presentare domanda in via telematica attraverso la registrazione sul portale dei servizi, la richiesta del Pin e la compilazione della domanda accedendo alla Centrale Bandi dal portale della Regione dalle ore 8.00 del 17 novembre. La formazione della graduatoria provvisoria è prevista per fine gennaio.

Punto qualificante del bando, oltre alla priorità riservata al disagio economico, è lo stimolo offerto all’artigianato locale (tecnici, installatori, fornitori, etc. ), che fornirà ai privati la spinta propulsiva per accedere ai contributi, e ai professionisti del settore che dovranno certificare gli effetti degli interventi. Non è un caso, infatti, che le spese tecniche siano ammissibili a contributo nella misura massima del 10%.

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